La pinsa romana ha radici antiche, risalenti all’epoca dell’antica Roma. Deriva dal termine latino “pinsere”, che significa “allungare” o “stendere”, descrivendo il movimento per la preparazione dell’impasto. La ricetta, pur mantenendo un legame con il passato, è stata aggiornata nel corso del tempo, ma continua a rispettare l’antica tradizione romana che impone l’uso di specifici ingredienti per dare vita a un impasto leggero, aromatico e altamente digeribile. Scopri la ricetta originale e gli ingredienti della pinsa romana per comprendere cosa la rende così irresistibile e perché viene considerata un’alternativa leggera e digeribile.
Ingredienti pinsa romana
L’elemento centrale della pinsa è, senza dubbio, il suo impasto. Questo è composto da una combinazione di farine selezionate, acqua e lievito, ma ogni elemento viene utilizzato in una modalità e quantità specifiche per ottenere il risultato desiderato.
Farina di frumento, riso e soia
La miscela di farine utilizzata per la pinsa romana è ciò che le conferisce un sapore unico e una consistenza particolare. La farina di frumento è quella base, ma viene arricchita con farina di riso e farina di soia. La farina di riso aiuta a ottenere un impasto croccante fuori e morbido dentro, mentre la farina di soia contribuisce a migliorare l’idratazione dell’impasto e a favorire la lievitazione.
Alta idratazione dell’impasto
Un’altra caratteristica distintiva della pinsa romana è l’alto livello di idratazione dell’impasto, che può arrivare fino all’80%. Questo significa che per ogni 100 grammi di farina, vengono utilizzati fino a 80 grammi di acqua. L’idratazione elevata rende l’impasto più leggero, digeribile e conferisce una maggiore croccantezza alla base una volta cotta.
Lievitazione lunga e naturale
La pinsa romana richiede un tempo di lievitazione che può durare da 24 a 72 ore. Questo processo di fermentazione lenta permette all’impasto di sviluppare una maggiore complessità di sapori e una leggerezza ineguagliabile. La lievitazione prolungata aiuta anche a rendere la pinsa più digeribile rispetto a impasti con lievitazione breve, riducendo la presenza di sostanze che potrebbero provocare gonfiore.
Pasta madre o lievito naturale
Per la preparazione dell’impasto della pinsa romana, spesso si utilizza la pasta madre, o lievito naturale. Questo tipo di lievito, a differenza del lievito di birra, permette di ottenere un impasto con una maggiore complessità aromatica, che si manifesta durante la cottura con un profumo inconfondibile e un sapore unico. L’uso della pasta madre rende anche l’impasto più nutriente, poiché arricchisce la pinsa di enzimi e fermenti naturali.
Gli ingredienti per guarnire la pinsa romana
La pinsa romana, grazie alla sua versatilità, si presta a tanti tipi di guarnizioni. Non esiste un solo modo per condirla, ma ci sono ingredienti che esaltano le sue caratteristiche uniche, rendendo ogni morso un’esplosione di sapori.
- Pomodoro San Marzano: come per la pizza, anche per la pinsa il pomodoro è uno degli ingredienti più utilizzati. La varietà San Marzano è particolarmente adatta per il suo sapore dolce e la consistenza densa.
- Mozzarella fior di latte o bufala: un ingrediente classico che non può mancare. Nella pinsa romana si preferisce utilizzare mozzarella fior di latte o mozzarella di bufala, che, una volta sciolta, regala un tocco di cremosità senza sovrastare il sapore dell’impasto.
- Prosciutto crudo e rucola: per una pinsa dal sapore più deciso, prosciutto crudo e rucola rappresentano un abbinamento perfetto. La dolcezza del prosciutto e il gusto leggermente amarognolo della rucola creano un contrasto che esalta i sapori.
- Ingredienti pinsa romana gourmet: la pinsa si presta a essere arricchita anche con ingredienti gourmet, come burrata, salmone affumicato, tartufo e verdure grigliate.
Come preparare la pinsa romana a casa
Per chi desidera cimentarsi nella preparazione di questo piatto, è importante procurarsi i giusti ingredienti per la pinsa romana e seguire la tecnica tradizionale. Ecco alcuni suggerimenti per ottenere un risultato ottimale.
- Utilizza una miscela di farine che includa farina di frumento, riso e soia, per avvicinarti il più possibile alla consistenza autentica.
- Rispetta i tempi di lievitazione per l’impasto (almeno 24 ore, meglio se 48), in modo da ottenere una pinsa digeribile e leggera.
- Stendi l’impasto a mano, senza utilizzare il mattarello, per mantenere la tipica forma ovale e preservare la consistenza soffice all’interno.
Preparare la pinsa romana richiede tempo e dedizione, ma il risultato finale ripaga ampiamente l’impegno: una base fragrante, leggera e pronta a essere condita secondo i propri gusti, che porta in tavola un pezzo di storia culinaria romana e che può essere gustata come aperitivo, come pranzo o come cena.